
Il primo libro dell’amico Andrea K. Lanza – Lia, l’altra faccia dei Malavoglia – l’ho letto (in anteprima) alla fine del 2023, al rientro a casa da un ricovero in ospedale. L’acceleratore spinto a tavoletta sul trash mi aveva lasciato abbastanza esterrefatto, e forse la cosa si intuisce nella recensione che feci uscire sul blog all’epoca della sua pubblicazione editoriale. Ora esce invece da Delos Digital il romanzo breve Sodoma’s Ghost – Il fottuto quarto Reich e si tratta di una storia che mi ha molto più coinvolto. Forse per la sua maggiore coerenza. Forse perché non sono io distratto da problemi personali.
Indubbiamente anche il formato (una cinquantina di pagine) tende ad impedire l’eccessivo disperdersi della trama in rivoli narrativi, per quanto indubbiamente di spunti per “side quest” ce ne siano in abbondanza. Ma tutto sommato l’autoriduzione delle digressioni funziona a focalizzare l’attenzione sul protagonista, Alexander Braun Hitler, presunto nipote segreto del Fuhrer, anche se in realtà alla nascita è Alessandro Esposito, figlio di immigrati meridionali in quel di Casalpusterlengo (in provincia di Lodi). Stanco di prender botte dal padre, Alessandro si trasforma grazie ad una copia del Mein Kampf ritrovato tra le cose lasciate dal nonno defunto e dalla visione del Fantasma di Sodoma di Lucio Fulci (un filmaccio a base di sesso e nazisti): si rasa la testa, si dedica alla palestra, cambia il nome e si trasferisce a Marchirolo, piccolo comune nella provincia di Varese a 3 km dal confine svizzero. Qui raccoglie e “catechizza” qualche “drop-out” con l’obiettivo di dare vita al “fottuto quarto Reich”. Alessandro/Alexander riesce a procurarsi per 10.000 lire (siamo negli anni ‘90 e 10.000 lire bastavano addirittura a fare benzina, mentre l’equivalente odierno – circa 5 euro – non basta neppure per una birra alla spina) nientemeno che le ceneri del Fuhrer con le istruzioni per riportarlo alla vita. Per il rito occorre però sangue, sangue di vittime che Alexander e i suoi accoliti cercano per il paese tra odiati parenti e altri sfortunati relitti. Ovviamente le ceneri sono una truffa (alla fine le vere ceneri di Hitler varrebbero comunque molto più di 10.000 lire!) ma incredibilmente l’incantesimo funziona. Quello che gli aspiranti nazisti hanno risvegliato è però davvero Adolf Hitler?
Ciò che Lanza narra è un incubo e, paradossalmente ma non troppo, il mostro nella storia non ne è la parte peggiore. La parte peggiore naturalmente è la facilità con cui un individuo banale e insignificante si possa trasformare in una inflessibile macchina ideologica che – come una palla di neve – attrae a sé altri spodestati e insignificanti abbagliandoli con una prospettiva di grandezza e di gloria collettiva. E lo fa vincendo ogni dubbio minimamente razionale. In fondo l’Alexander di Marchirolo non è troppo diverso dal Donald di New York. Quello che gli è mancato sono i soldi, senza i quali si deve accontentare di ceneri farlocche e di sogni di serie Z.
Un romanzo, seppur breve, che si divora e che dispiace di dover posare una volta terminato, tanto si vorrebbe esplorare i rivoli lasciati alla nostra immaginazione di lettori. Ma per un altro verso questo è anche il segno della crescita del Lanza scrittore che non lascia solo e sperduto il lettore (o la lettrice) su un ottovolante impazzito, ma lo accompagna perfido nella tana del Bianconiglio. In conclusione segnalo che Lanza dedica questo suo libro “allo Splatter di Paolo Di Orazio e al brutto ma bellissimo cinema italiano di fine anni 80 con un occhio di malinconia verso Lucio Fulci e Non avere paura della zia Marta di Mario Bianchi”.

Link nel post:
- Mia recensione de Lia, l’altra faccia dei Malavoglia: https://ossessionicontaminazioni.com/2024/05/28/malavoglia-effetto-tarantino/
- Pagina dedicata a Sodoma’s Ghost sul sito di Delos: https://delos.digital/9788825432459/sodoma-s-ghost-il-fottuto-quarto-reich
La foto di apertura è ripresa da Wikipedia:
Di Kaitu – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=131112190

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