
Di Stefano Tevini, copywriter e wrestler, scrittore di libri e fumetti, ho già scritto un anno fa in occasione dell’uscita del suo libro White Power (per Red Star Press). White Power è una dettagliata analisi dell’immaginario del suprematismo bianco (non solo) americano che – ovviamente – parte dal famigerato The Turner Diaries di Andrew MacDonald (pseudonimo di William Luther Pierce). Forse il lettore potrà trovare di qualche utilità anche un mio vecchio post sul libro di MacDonald/Pierce, anche perché, nel suo nuovo libro, Manuale Diffuso del Guerrigliero Psichico (D Editore), Tevini dichiara che MacDonald/Pierce è una delle sue ispirazioni per esso. Prima di chiarire il senso di questo riferimento sicuramente “provocatorio”, vediamo quali sono gli altri due autori a cui dichiara di rifarsi. Si tratta di due fumettisti: il canadese Matt Kindt e il britannico Grant Morrison. Ora conosco abbastanza bene l’opera sia di Pierce sia di Morrison ma purtroppo devo ammettere di non conoscere quella di Kindt, e soprattutto Mind MGMT che tuttavia Tevini ammette aver letto in originale perché pubblicata malissimo e in modo non completo in Italia. A questo proposito Tevini afferma:
La serie, che ho recuperato nella sua interezza in lingua originale, fra le tante idee che mette in scena accenna a personaggi dotati di poteri psichici in grado di comunicare attraverso messaggi inseriti nei manifesti, leggibili solo da altri telepati come loro. Boom, a me è esploso il cervello dall’idea delle molteplici possibilità che questo singolo espediente può aprire. Ci ho fatto un romanzo. Quello che tieni fra le mani. (p. 10)
In realtà, se non ho letto Mind MGMT, ho però letto e visto le opere a cui evidentemente Kindt si rifà, dato che transitano anche nel romanzo stesso di Tevini: da una parte Slan di A.E Van Vogt e dall’altra Essi vivono di John Carpenter. Slan (in Italia pubblicato per la prima volta su Urania n. 8 del 1953 col titolo Il segreto degli Slan) è un romanzo in cui l’autore americano di origine canadese Alfred Elton Van Vogt immaginava negli anni ‘40 la persecuzione nei confronti di una specie umana dotata di capacità telepatiche rese possibili da una sorta di antenne tra i capelli. Nel film Essi vivono del 1988 invece il regista John Carpenter immagina che la Terra sia stata invasa da alieni che non solo si nascondono in mezzo agli esseri umani ma che, grazie a onde cerebrali diffuse su tutto il pianeta, inviano agli esseri umani messaggi subliminali nascosti in pubblicità, libri, riviste, televisione, al fine di renderli ignari e occupati unicamente ad autodistruggersi mediante il capitalismo, mentre gli alieni, ben nascosti tra le elité, raccolgono i frutti del lavoro altrui. Da un lato dunque gli Slan possono essere considerati i progenitori dei nuovi esseri umani immaginati da Tevini che non hanno le antenne sulla testa ma una sorta di diapason come struttura emergente all’interno del cervello che crea vibrazioni che possono influenzare persone, elettronica ed eventi, portando la loro potenza a trasformarsi in vera e propria arma quando le vibrazioni singole vengono armonizzate in una “dinamo”. Dall’altro l’espediente utilizzato da Carpenter in Essi vivono viene da Tevini ribaltato come strumento di comunicazione che solo gli esseri umani che dispongono delle vibrazioni possono utilizzare, restando così nascosto agli esseri umani “normali”. Per quanto riguarda poi Grant Morrison si può forse pensare al suo Multiversity e a come tutti i possibili universi si intrecciano e si scontrano. Il riferimento – provocatorio – a The Turner Diaries invece va forse visto, più che nella ripresa di elementi narrativi, alla (non troppo dissimulata, fin dal titolo) intenzione di mettere a disposizione uno strumento che insegni a lettrici e lettori (soprattutto quelli giovani che, più degli altri, possono fare la differenza) strategie per evitare e combattere le attenzioni di un sistema oppressivo.
La trama di Manuale Diffuso del Guerrigliero Psichico è apparentemente sintetica e lineare: una classe di giovani superdotati si addestra in situazioni virtuali col proprio insegnante per riuscire a progettare un’azione che non li porti alla cattura e all’uccisione da parte dei “normali” (dopo che gli stessi li hanno vivisezionati per capire meglio come individuarli e combatterli). E qui perché non tirare in ballo un altro fumettista: Chris Claremont e la “sua” scuola per gli X-Men? Il libro è esattamente l’esame di una serie apparentemente infinita di scenari fallimentari fino alla scoperta – eliminando progressivamente gli errori individuati – di un percorso che consenta ai nuovi umani di trovare un posto nel mondo. L’interesse decolla però quando cominciamo a scoprire che gli scenari in cui lo scrittore ci immerge non sono così fantastici come parrebbe a prima vista: decisamente sconvolgente, ad esempio, quello ispirato in modo sorprendentemente fedele all’attuale situazione in Palestina. Ecco allora che tutti questi scenari “perdenti” servono “pierceanamente” a farci riflettere su come ribaltare le infinitesimali chance che abbiamo contro il capitalismo globale che ci controlla in modo sempre più violento e spietato. Un “manuale del guerrigliero” dunque, ma psichico, non tanto perché Tevini si aspetta che lettrici e lettori risveglino i loro superpoteri, quanto che si ridestino dal quieto vivere in cui finiscono per diventare (pensando a Palestina, Ucraina, Siria, Africa, ecc.) uguali ai “volenterosi carnefici di Hitler” (per citare il libro di Goldhagen) che ignoravano o facevano finta di ignorare i forni a fianco a loro in cui erano portati gli “slan” del mondo reale.

Link nel post:
- Mio post su White Power: https://ossessionicontaminazioni.com/2024/03/24/il-nuovo-immaginario-del-suprematismo-bianco-non-solo-americano/
- Mio post su The Turner Diaries: https://ossessionicontaminazioni.com/2021/03/13/the-turner-diaries-visione-di-un-mondo-senza-musica/
- D Editore: https://deditore.com

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