
Pubblicato il mese scorso dalla Casa editrice il Mulino il nuovo libro di Francesco Toniolo Game Culture. Luoghi non comuni del videogioco. Toniolo, docente universitario che si occupa prevalentemente di videogiochi, è autore e curatore di numerose pubblicazioni di taglio “specialistico”: lo si può vedere nella sezione “Pubblicazioni” del suo sito. Lo si può inoltre trovare su un canale YouTube con video non solo su videogiochi ma anche su serie TV, fumetti, cultura nerd e letteratura.
Ma Game Culture non è un libro pensato per studiosi o studenti. Piuttosto si tratta di un libro per far conoscere il medium videoludico a tutte e tutti. Sia chi si avvicini per la prima volta al medium (e viene a chiedersi dove sia vissuta/o), sia per chi non ne faccia una passione ma sia interessato ad approfondire l’argomento per scoprire perché figli/e, compagni/e, amici/he ne siano invece così coinvolti/e, sia per chi magari già relativamente esperto/a in materia possa scoprire nell’esposizione enciclopedica nel pur ristretto spazio del libro elementi e aspetti di cui era ancora all’oscuro. Prendendo in esame le varie possibili declinazioni e i supporti su cui si presenta, presentando i vari generi e discutendo le critiche e le polemiche suscitate dai titoli più controversi.
Nel 2021, per conto del Gruppo Gaming in biblioteca dell’Associazione Italiana Biblioteche, avevo realizzato un video per parlare con lui di un suo libro uscito quell’anno per Editrice Bibliografica: Lavorare con i videogiochi. Competenze e figure professionali. Il motivo della presentazione all’interno del contesto biblioteconomico era offrire spunti di riflessione a bibliotecarie e bibliotecari sul video/gaming. Durante le iniziative di formazione che, come Gruppo gaming, teniamo in giro per l’Italia, continuiamo a ribadire come sia fondamentale per bibliotecarie e bibliotecari che vogliano adeguare le biblioteche in cui operano secondo le Linee guida IFLA per i servizi bibliotecari per ragazze e ragazzi 0-18 – che indicano la necessaria presenza in esse di giochi per computer (assieme a giocattoli, giochi e puzzle) – l’acquisizione di competenze da parte loro per saperli acquisire, catalogare, promuovere.
Uno strumento eccellente per acquisire tali competenze (tranne la catalogazione) è proprio Game culture che, in meno di 200 pagine, offre una panoramica completa ed esposta in maniera splendidamente divulgativa sul medium videoludico. Ci sono capitoli dedicati anche agli insegnanti, su come utilizzare i videogiochi all’interno del loro percorso didattico, e tali pagine possono essere proficuamente prese a prestito anche per pensare ad eventi, iniziative, campagne di promozione del materiale videoludico all’interno della biblioteca.
Mi permetto, in conclusione, solo una integrazione – di cui per altro ho già discusso con Toniolo, nel corso dei nostri incroci/incontri – alla sua splendida esposizione: una integrazione che riguarda la “definizione” del videogioco. Naturalmente Toniolo espone la difficoltà di “definire” un medium nato sui mainframe alimentati da schede perforate con un oscilloscopio utilizzato come schermo ed evolutosi fino all’attuale Realtà Virtuale o Aumentata. Ma trovo che comunque sia interessante utilizzare come base di partenza la proposta di Marco Accordi Rickards di definire i videogiochi “Opera Multimediale Interattiva”. Definizione che va integrata con il concetto di simulazione: a parte che non esiste forse nessun videogioco completamente astratto (cioè che non possa essere ricondotto a oggetti o attività del mondo analogico), comunque, anche se ci fosse, il prodotto sarebbe comunque una simulazione prodotta dalle istruzioni digitali del suo software. Tutti i giochi (come tutto il resto del mondo digitale) è in ultima analisi un mondo composto da 0 e 1 e qualunque cosa vediamo in un videogioco è il prodotto di un’accurata costruzione effettuata con questi elementari mattoni digitali. Pensando a tale concetto mi è venuto un dubbio: non è che parlare del videogioco come di Opera Multimediale Interattiva e Simulativa oscura l’elemento ludico? Non si potrebbe aggiungere anche il concetto di Ludico? A parte che il concetto di Ludico contiene già completamente quello di Interattività (e sarebbe da verificare se o quanto contenga anche quello di Opera e quello di Simulazione), il non esplicitarlo ci permette di risolvere un problema a cui accenna Toniolo: il considerare “Ludico” il contenuto dei “serious games” che, utilizzando il metro di giudizio di Bernard Suits (vedere a proposito la mia recensione), dovremmo escludere dal novero dei giochi. Ho scritto, lo scorso novembre, delle poesie videoludiche di Jordan Magnuson: esse, dal punto di vista suitsiano, non sono assolutamente giochi, non ci sono ostacoli da superare, sono “semplicemente” riflessioni poetiche espresse in forma videoludica, cioè appunto Opere Multimediali Interattive che Simulano deteminate esperienze/avvenimenti/sentimenti. Paradossalmente potremmo anche ipotizzare, vedendo questo tipo di opere (e altre menzionate da Toniolo come i serious game di La Molleindustria), che il destino del videogioco sia sempre più quello di affrancarsi dalla componente ludica per arrivare ad una nuova forma di narrazione indipendente ma fortemente intrecciata con quelle tradizionali (letteratura, musica, cinema, fumetti).

Post Scripum: la foto qui sopra e l’immagine in testa al post sono “rubate” dal sito di Francesco Toniolo.
Link nel post:
pagina dedicata a Game Culture sul sito della Casa editrice il Mulino: https://www.mulino.it/isbn/9788815388674
sito personale di Francesco Toniolo, sezione pubblicazioni: https://www.francescotoniolo.com/pubblicazioni/
il canale YouTube di Francesco Toniolo: https://www.youtube.com/@francescotoniolo/featured
Gruppo Gaming in biblioteca dell’Associazione Italiana Biblioteche: https://www.aib.it/struttura/ggam/
link al video di presentazione del libro Lavorare con i videogiochi all’interno di International Games Week 2021: https://www.youtube.com/live/MvU1eNDdWwk?feature=shared
pagina dedicata a Lavorare con i videogiochi sul sito di Editrice Bibliografica: https://www.editricebibliografica.it/scheda-libro/francesco-toniolo/lavorare-con-i-videogiochi-9788893573825-579559.html
Linee guida IFLA per i servizi bibliotecari per ragazze e ragazzi 0-18: https://www.ifla.org/wp-content/uploads/2019/05/assets/libraries-for-children-and-ya/publications/ifla-guidelines-for-library-services-to-children_aged-0-18-it.pdf
mia recensione di La cicala e le formiche di Bernard Suits: https://ilmanifesto.it/il-gioco-al-centro-utopia-fuori-moda-di-bernard-suits
mio post su Game Poems di Jordan Magnuson: https://ossessionicontaminazioni.com/2023/11/23/poesie-videoludiche-sul-libro-di-jordan-magnuson/
La Molleindustria: https://www.molleindustria.org

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