Mi sono interessato ai libri di Mala Spina (pseudonimo che dovrebbe corrispondere a Elisa Malaspina, se leggo correttamente la dedica fattami) a partire da Steam Romance. Gremlins ad alta quota, romanzo a bivi pubblicato da Acheron Books nel 2019, acquistato a Modena durante la passata edizione di PLAY, assieme al romanzo di fantascienza Sotto i soli di Gwalthur, pubblicato da Plesio nel 2020. L’interesse era particolarmente legato a storie a bivi e a libri game che possiedo in numero molto maggiore rispetto a quello di libri game effettivamente “letti” semplicemente perché per la lettura di un libro game occorre una fruizione del testo “lean forward” piuttosto che “lean back”, per utilizzare la suddivisione proposta da Gino Roncaglia in La quarta rivoluzione (Laterza, 2010). “Lean back” è la lettura rilassata, quella che facciamo per piacere, mentre quella “lean forward” è la lettura che facciamo per studio o per lavoro, chinati e concentrati sui libri, magari sottolineando o prendendo appunti. La lettura necessaria per i libri game è mediamente quella “lean forward” dato appunto che dobbiamo annotare oggetti trovati e persi, punteggi, lanciare dadi per decidere scontri, risolvere enigmi. Le storie a bivi invece non necessitano di tanto impegno dato che si tratta di decidere in maniera più o meno consapevole e fortunata, il percorso da prendere, sperando di non incappare in un “bad ending” e dover ritornare all’inizio. Ecco quindi accingermi alla lettura di Steam Romance, e poi del secondo libro di Mala Spina acquistato, per concludere – almeno per ora – con Spezza Sigilli (Autoprodotto, 2023) acquistato in ebook su insistenza di Facebook che me lo spammava continuamente nel feed dopo aver messo “mi piace” alla pagina Altro Evo dell’autrice.
I tre romanzi appartengono a diversi sottogeneri del fantastico, tutti più o meno ibridati col “romance”: Steam Romance lo steampunk; Sotto i cieli di Gwalthur viene definito dall’autrice “planetary romance dove romance è inteso come romanzo” (ma non è vero) anche se possiamo tranquillamente incasellarlo come fantascienza di un particolare tipo (e vedremo più avanti quale); Spezza Sigilli viene definito, sempre dalla sua autrice, come fantasy magicpunk. Per romance invece io intendo il genere, così definito su Wikipedia: “Un romanzo romance è un genere di narrativa che si concentra principalmente su relazione e amore romantico tra due persone, solitamente con un finale emotivamente soddisfacente e ottimista.”
Presento i tre libri partendo dal più recente per concludere col più vecchio, in ordine di pubblicazione.

Spezzasigilli
(O Spezza sigilli: il sito riporta il titolo attaccato mentre il libro, anche nel colophon, lo riporta staccato). Abbiamo visto che l’autrice lo definisce “fantasy magicpunk”, ma cosa significa “magicpunk”? Per affinità con “cyberpunk” e soprattutto con “steampunk”: il mondo rappresentato è un mondo simil-medievale in cui l’alchimia sfrutta le proprietà di un misterioso elemento – il cynerem – per creare potenti armi e scudi e addirittura potentissimi guerrieri – i geofanti – sviluppati a partire da minuscole larve coi corpi pompati a dismisura dalla cardiomotrice al cynerem innestata al loro interno.
La protagonista è Lytanna – Lyta per gli amici – adolescente viziata che riesce sempre ad ottenere ciò che vuole finché si scontra nell’incapacità – arrivata a diciassette anni – di manifestare il talento per cui è stata cresciuta e addestrata. Da piccola però aveva combinato un guaio che sul momento era apparso di nessuna importanza: si era introdotta nella camera dove erano conservate le larve e ne aveva “svegliata” una. Durante una parata per celebrare le conquiste del regno, ottenute anche con le armi e i guerrieri potenziati dal cynerem, in cui vengono promosse le allieve che hanno manifestato i talenti (mentre quelle che non lo hanno fatto, tra cui Lyta, sono destinate ad un futuro non esattamente roseo), i ribelli compiono però un attacco, grazie anche ad un misterioso scudo che li protegge. I geofanti potrebbero averne facilmente ragione, e specialmente Arno che si trova in prima fila. Senonché è proprio lui l’evoluzione della larva risvegliata da Lyta e quando quest’ultima terrorizzata gli chiede l’aiuto, lui si trova costretto a deviare la sua attenzione dalla protezione dell’imperatore. Questo fa di Lyta una sospetta che deve fuggire sia dalle forze imperiali – alchimisti compresi che bloccano con un sigillo il potente talento che infine pare risvegliarsi – sia dai ribelli. L’unica che sembra tenere alla sua salvezza è la mai prima incontrata madre che asserisce di potere – col proprio talento – alterare la trama della storia ed il cui fine è di “liberare” il cynerem che a suo parere costituirebbe la precipitazione della magia, non più presente nel mondo. Per poter compiere il proprio destino, Lyta dovrà inoltrarsi nella capitale, evitando tanto le forze imperiali quanto quelle dei ribelli, per trovare una “spezza sigilli” e poter dispiegare il proprio talento simile a quello della madre. Questo in compagnia di Arno che contemporaneamente vorrebbe ucciderla perché ha spezzato il suo ordine di soggezione agli alchimisti gettandolo nel caos, ma contemporaneamente sentendosi anche stranamente attratto da questa nuova libertà.
Il romanzo si divide in capitoli, rigorosamente alternati, che hanno per protagonisti gli uni Lyta e gli altri Arno. Questo approccio è rigorosamente mantenuto anche negli altri due libri. Qui l’aspetto romance è meno evidente: non si sviluppa una vera e propria attrazione sentimentale tra Lyta e Arno anche se tra i due comunque c’è un forte legame che si compone contemporaneamente di attrazione e repulsione (e vedremo lo stesso meccanismo anche negli altri due libri). L’ambientazione non è particolarmente dettagliata (alla fine abbiamo solo una piccola città di cui vediamo i sotterranei e la via della parata, la foresta e la capitale, un po’ più variegata tra mura, torri e fogne) mentre è sicuramente più interessante la descrizione del cynerem e del suo utilizzo alchemico. Molto efficaci le rappresentazioni – anche psicologiche – dei personaggi: sia la sfrontata e permalosa Lyta, sia il cupo Arno, ma anche i personaggi secondari come il principe, la madre Enara o l’inquietante Miska, ognuno col proprio obiettivo da perseguire trattando i due protagonisti come utili burattini. Il finale però è fin troppo aperto e non è un caso che l’autrice dichiari sul sito di star scrivendo il seguito. Ognuno dei romanzi di Mala Spina è arricchito dalle sue splendide illustrazioni (che però io non ho potuto apprezzare in questo romanzo dato che la versione ebook che ho acquistato non le comprende).

K0W4LSK1378 a Gw4L7Hr
La struttura di capitoli alternati in cui ognuno segue la storia di uno dei due protagonisti è ancor più marcata in Sotto i soli di Gwalthur dato che i due protagonisti sono entrambi portatori di una spiccata personalità: da un lato abbiamo Zorya, capo cacciatrice con sembianze ibride umano-feline, di una tribù solo in apparenza matriarcale sul pianeta primitivo Gwalthur; dall’altro abbiamo Benjamin Sawyer, marine spaziale unico sopravvissuto allo schianto della sua astronave (se si eccettua l’Intelligenza Artificiale K0W4LSK1378 che si è salvata copiando le proprie memorie nell’arto bionico di Sawyer) sul pianeta Gw4L7Hr, non segnato sulle mappe spaziali a causa della potente singolarità che normalmente impedisce alle navi spaziali di avvicinarvisi. Ma Gw4L7Hr/Gwalthur è in realtà un esperimento evolutivo di una vecchia IA inviata a terraformare il pianeta che ha deciso di evitare che tale evoluzione andasse a rotoli come sulla Terra, mantenendo artificialmente il pianeta in uno stadio di perenne preistoria anche evitando l’interferenza di altri visitatori umani. E se da un lato Sawyer è spinto da K0W4LSK1378/Kowalski a raggiungere il più in fretta possibile le navicelle abbandonate secoli prima dagli originari coloni per salvare le informazioni che trasporta e riportarle alla Compagnia, Zorya dall’altro ha sfruttato l’evento eccezionale dell’astronave precipitata per sfuggire al matrimonio con Saikhan, uccisore del padre e nuovo capo della sua tribù. Sawyer e Zorya intrecceranno le loro strade odiandosi, amandosi, cercando di uccidersi e aiutandosi mentre affrontano i pericoli della giungla primordiale (con tanto di belve ricalcate su quelle preistoriche) guidate dalla IA del pianeta che vuole ad esso evitare qualsiasi cambiamento oltre che alle cacciatrici della tribù guidate da Saikhan che vogliono riportare Zorya al villaggio per completare il rituale matrimoniale.
Mala Spina, su suo sito, cita numerosi riferimenti utilizzati per questo libro (Flash Gordon, Avatar, John Carter di Marte, Il pianeta proibito, Guardiani della galassia e Le avventure di Robinson Crusoe) ma il riferimento più preciso e diretto mi sembra un altro e precisamente il ciclo di Pellucidar di Edgar Rice Burroughs. Ne ho scritto estesamente non molto tempo fa qui, e non è possibile non notare che lì come qui l’ambientazione è para-preistorica, con tribù e animali primitivi che ostacolano il protagonista, protagonista che si avvantaggia dei propri mezzi fantascientifici per quell’ambiente, protagonista che s’innamora della bella principessa di turno ma che tra disguidi ed incomprensioni non riesce fino alla fine ad “impalmarla”. In aggiunta c’è la figura dell’IA Kowalski che contemporaneamente aiuta ed ostacola Sawyer, anteponendo gli interessi della Compagnia a quelli del militare.
Con Sotto i soli di Gwalthur saliamo di un gradino rispetto a Spezza sigilli soprattutto grazie alla descrizione molto più particolareggiata del mondo in cui viene ambientata l’azione.

Romance ad alta quota
Il meccanismo – che nei romanzi alla lunga rischia di venire a noia – dell’alternanza tra personaggio maschile e femminile riportato rigorosamente nella sequenza dei capitoli giunge ad avere un senso in Steam Romance. Gremlins ad alta quota dato che sta a noi decidere se seguire il corso di azioni di Giulietta o quello di Luigi. L’ambientazione della storia è un 1900 steampunk dove sull’enorme dirigibile Mercurio Vittorioso in rotta da Firenze a Parigi si sono imbarcati Giulietta, giovane dell’alta società diretta verso un prestigioso collegio, e Luigi, aiuto macchinista. Se non che oggetti iniziano a sparire ai passeggeri e, quel che è più preoccupante, dalle sale comandi e macchine dell’aeronave. Sono misteriosi gremlins che la stanno letteralmente smontando e a Giulietta e Luigi – inaspettati alleati che prima si disprezzano a vicenda ma che poi pian piano iniziano ad apprezzarsi nonostante la distanza di censo e di buone maniere – spetterà tentare di evitare che si vada a schiantare mentre sta sorvolando le Alpi. Qui l’ambientazione è estremamente limitata – l’aeronave – ma descritta in maniera convincente e i continui battibecchi esilaranti, sia che si assuma il punto di vista di Giulietta, sia che si propenda per quello di Luigi, tanto è vero che almeno due run sono necessarie per godersi appieno il libro. Le scelte da compiere non sono particolarmente difficili, ma non di meno occorre leggere con accortezza ed immedesimarsi col personaggio “controllato” per fargli scegliere il sentiero più sensato che eviterà il bad ending.
Tutto sommato, tra i tre romanzi Steam Romance è quello che ho apprezzato maggiormente perché – anche per la sua struttura a bivi – è quello che si prende meno sul serio e punta piuttosto a far divertire il lettore. Paradossalmente sono rimasto più curioso di un eventuale seguito qui, dove pure è ventilato (Giulietta e Luigi si danno appuntamento a Parigi un po’ perché si piacciono e un po’ per indagare su chi abbia potuto creare i gremlins), che non in Spezza sigilli dove un seguito è “necessario” dato che l’avventura non è conclusa.
Per finire occorre riconoscere a Mala Spina un’ottima capacità di imbastire una narrazione leggera e divertente utilizzando svariati registri ed una notevole quantità di riferimenti. Se ne volete un assaggio prima di acquistare i libri, sul sito ci sono diversi racconti – per ogni genere toccato dall’autrice – disponibili gratuitamente.

Link nel post:
- Altro Evo il sito di Mala Spina: https://www.altroevo.com
- Romance novel su Wikipedia: https://en.wikipedia.org/wiki/Romance_novel
- il Ciclo di Pellucidar di Edgar Rice Burroughs: https://ossessionicontaminazioni.com/2024/02/15/viaggio-a-pellucidar/

Scrivi una risposta a Libri letti nel 2024 – ossessioni e contaminazioni by francesco mazzetta Cancella risposta