Vorrei in questo post analizzare i quattro lungometraggi animati (in grafica CGI) dedicati alla serie videoludica di Resident Evil. Si tratta della parte di un lavoro più ampio già iniziato da tempo che vorrei dedicare a come i videogiochi sono stati “ri-mediati” (per utilizzare il termine usato da Jay David Bolter e Richard Grusin in Remediation. Competizione e integrazione tra media vecchi e nuovi Guerini, 2005) dal medium cinematografico (e poco importa che questi lungometraggi non si siano visti al cinema dato che la sintassi con cui sono stati realizzati è comunque di tipo cinematografico). Prendere in esame questi quattro film animati ha diversi vantaggi. Quelli legati alla realizzazione completamente digitale: il fatto di non dipendere da attori in carne ed ossa (che normalmente recitano meglio delle controparti digitali ma su cui tende a focalizzarsi la regia) e potere riprendere visivamente i personaggi dei videogiochi, il non dipendere da costosi effetti speciali, il poter mettere la cinepresa (virtuale) praticamente ovunque e poterla muovere a piacere. Quelli legati al fatto di essere tematicamente molto coesi e coerenti: sostanzialmente possono essere esaminati a coppie, e vedremo meglio in seguito nel dettaglio come.

Questi i quattro film:

  1. Resident Evil: Degeneration, 2008 (regia: Makoto Kamiya; soggetto: Hiroyuki Kobayashi, Yoshiaki Hirabayashi; sceneggiatura: Shotaro Suga);

  2. Resident Evil: Damnation, 2012 (regia: Makoto Kamiya; soggetto: Hiroyuki Kobayashi; sceneggiatura: Shotaro Suga);

  3. Resident Evil: Vendetta, 2017 (regia: Takanori Tsujimoto; sceneggiatura: Makoto Fukami);

  4. Resident Evil: L’isola della morte, 2023 (regia: Eiichirô Hasumi; sceneggiatura: Makoto Fukami) [dati da Wikipedia].

Come è evidente i primi due hanno i medesimi regista, soggettista e sceneggiatore e gli altri due il medesimo sceneggiatore. L’elemento più evidente che distingue i due gruppi è che il primo tocca esplicitamente tematiche politiche mentre il secondo si rivolge maggiormente a tematiche riguardanti scelte e ossessioni personali. Ma andiamo ora ad esaminare ogni singolo film.

Resident Evil: Degeneration

Trama

degeneration

Sette anni dopo il disastro di Raccoon, distrutta con un’atomica per contenere la diffusione del virus zombificante, gli esperimenti della Umbrella vengono continuati dalla WilPharma, che viene tuttavia accusata di condurre esperimenti non etici dall’organizzazione ambientalista Terra Save a cui si è unita Claire Redfield ma anche da gruppi ecoterroristi capitanati da un ex scienziato della WilPharma: Curtis Miller. Claire Redfield si trova nell’aeroporto di Harvardville (sede di uno degli importanti stabilimenti di WilPharma) casualmente assieme a Ron Davis, uno dei maggiori supporter governativi nonché azionisti della WilPharma. Nell’areoporto viene inscenata la presenza di zombi come atto dimostrativo, ma zombi ce ne sono davvero e le cose precipitano quando un aereo si schianta nella zona passeggeri e zombi iniziano ad uscire. Dopo il caos iniziale la zona viene perimetrata e WilPharma invia camion di vaccino che però vengono distrutti. I superstiti all’interno dell’aeroporto, tra cui Claire e il senatore, vengono aiutati ad uscire da Leon S. Kennedy, inviato ad Harvardville in missione speciale. Una volta completato il salvataggio, Leon indaga su Miller, anch’egli presente nell’areoporto mentre Claire si reca alla sede della WilPharma assieme a Frederic Downing, manager della società, per recuperare i dati sui vaccini. All’interno della ditta avviene però un’enorme esplosione e Miller, volendosi vendicare della morte di moglie e figlia perite nella distruzione di Raccoon City, si inietta il Virus-G. Leon, arrivato anch’egli nel frattempo alla sede distrutta della WilPharma si confronta col mostro in cui si è trasformato Miller e riesce a sconfiggerlo. Il deus ex machina dell’operazione si rivela però essere non l’untuoso senatore ma l’apparentemente distinto manager che ha usato il disastro all’aeroporto e l’esplosione alla WilPharma per recuperare tutti i dati dei Virus-T e -G e tentare di venderli ad organizzazioni terroristiche.

Valutazione

Degeneration ha un inizio eccezionale: le sequenze iniziali dell’aeroporto con l’improvvisa apparizione degli zombi durante una manifestazione contro le sperimentazioni farmaceutiche hanno un montaggio dinamico e inquadrature sghembe a sottolineare la deriva verso la tragedia che puntualmente arriva con lo spettacolare schianto dell’aereo. Inizio talmente eccezionale, a dir la verità, che rende un po’ troppo lento e scialbo tutto il resto, almeno fino al confronto finale col dottor Miller trasformato in mostro. A parte Claire e Leon, i personaggi su cui è imperniata la vicenda sono: Curtis Miller che contro la WilPharma ed il governo degli Stati Uniti persegue una sua personale vendetta, anche se formalmente è a capo dell’organizzazione ecoterrorista; il Senatore Ron Davis, mostrato fin dall’inizio con tratti scostanti che bada al proprio interesse ma non al punto da danneggiare gli interessi nazionali; il manager WilPharma Frederic Downing è il personaggio diametralmente opposto a quello del senatore essendo educato ed amabile, apparentemente disponibile ad aiutare Claire; infine c’è Angela Miller, sorella di Curtis e membro delle forze di sicurezza che aiuta prima Leon all’aeroporto per poi condurlo alla casa di Curtis per infine fronteggiare assieme a lui il mostro in cui si è trasformato il fratello. Vediamo quindi come nella storia ci sia un intreccio di motivi personali (la vendetta) ed economici che usano spudoratamente i primi. Il personaggio con maggiore spessore emotivo è proprio Angela che deve fare i conti con i sentimenti per il fratello, comprendendo ma non accettando la sua sete di vendetta.

Dal film è stato pubblicato anche un videogioco per dispositivi cellulari.

Resident Evil: Damnation

Trama

damnation

Leon Kennedy viene mandato in una piccola repubblica ex sovietica per indagare sull’uso di armi bio-organiche all’interno della guerra civile che vi si sta svolgendo tra le forze del governo oligarchico guidato dalla Presidente Svetlana Belikova e i ribelli. Leon scopre che non solo i ribelli utilizzano davvero armi bio-organiche ma che hanno anche trovato il modo di dirigerle. Leon però viene fatto prigioniero da una cellula di ribelli composta da Buddy, un insegnante unitosi ai ribelli per vendicare la morte della fidanzata, suo fratello JD, palesemente adorante lo stile di vita americano, e Ataman che ha in se il Plagas Leader in grado di controllare infetti e licker. Ben presto però la cellula viene scoperta dalle forze governative e i tre, dopo aver dovuto uccidere Ataman a cui stava per sfuggire il controllo della Plagas, si rifugiano in una chiesa. Buddy lascia Leon al controllo di JD per andare a recuperare un altro esemplare di Plagas Leader da usare su se stesso. Nel frattempo la Presidente Belikova (che ci viene mostrata, mentre si sta vestendo, con un appariscente tatuaggio sulla schiena lasciandoci supporre che in realtà sia affiliata a qualche famiglia mafiosa) riceve la spia Ada Wong che si spaccia per esponente della BSAA (Bioterrorism Security Assessment Alliance, organizzazione supportata dalle Nazioni Unite con lo scopo di prevenire, combattere ed eliminare il bioterrorismo). La Presidente scopre però il suo doppio gioco e dopo un duello dove si dimostra almeno pari alle abilità di lotta della Wong la fa prigioniera e la porta nella base segreta sotto il palazzo presidenziale, cosa però che era reale obiettivo della spia. Anche Leon si dirige verso la base segreta dopo che i ribelli all’interno della chiesa, compreso JD, sono stati sterminati o infettati. Ada e Leon scoprono che tale base è in realtà la centrale produttiva delle Plagas che sono state “distribuite” ai ribelli tramite il mercato nero per giustificare a livello internazionale la loro soppressione. A questo punto fa la sua comparsa Buddy al comando di una squadra di lickers ma Belikova fugge lasciandoli a fronteggiare due colossi T-103 (molto adeguati al mondo post-sovietico in cui è ambientata l’azione) che sembrano non avere problemi con i lickers. Aiutati da Ada, Leon e Buddy riescono a fuggire all’esterno dove però sono intercettati da un altro T-103 che riescono a sconfiggere mediante un carro armato. I due T-103 della base, saliti anch’essi in superficie vengono invece distrutti dall’aviazione statunitense mentre congiuntamente Stati Uniti e Russia invadono il paese per prevenire l’uso delle armi bio-organiche. Nella scena finale vediamo Buddy, liberato dalla Plagas al costo della perdita dell’uso delle gambe, ritornare al proprio lavoro di insegnante.

Valutazione

Rispetto a Degeneration, Damnation compie un grosso salto qualitativo, e non solo in termini ovviamente grafici. Intanto è perfetta l’ambientazione con i tetri palazzi d’impostazione sovietica, così come la rappresentazione della inaffidabilità sia del Governo sia dei capi ribelli che mandano a morire persone solo per raggiungere accordi sottobanco. Il personaggio più riuscito però è JD, altezzoso con le sue armi ma di indole buona (è lui a capire che si possono fidare di Leon e a liberarlo) e principalmente appassionato della cultura americana su cui tormenta Leon con una marea di domande. Anche l’organizzazione del film è perfetta, dosando le scene di azione in vista del gran finale. Rispetto a Degeneration, qui ci aspetta pure una, seppur amara, morale: gli americani (e i russi) intervengono solo quando fa comodo a loro o quando i loro interessi sono lesi mentre, prima che ciò accada, lasciano tranquillamente che i popoli si ammazzino tra loro (con le loro armi: il che evidentemente gli porta un tornaconto economico). Molto bella la regia che, nelle sequenze dinamiche alterna inquadrature soggettive reali, apparenti e esterne in modo estremamente efficace.

Resident Evil: Vendetta

Trama

vendetta

Glenn Arias è un mercante di armi per la cui eliminazione il Governo degli Stati Uniti ordina di colpire con una bomba il luogo in cui si sta svolgendo il suo matrimonio. Ma Arias è l’unico superstite dell’esplosione a cui della moglie non rimane che un avambraccio. Riesce però a salvare l’amico Diego e sua figlia Maria trasformandoli in armi bio-organiche. Da quel momento Arias è divorato dal desiderio di vendetta e per questo fa sviluppare una versione del Virus-T trasmissibile per via aerea e che permette il controllo dei soggetti infettati. Con questo virus prima prende di mira una struttura scientifica a Chicago dove Rebecca Chambers ha trovato un vaccino per il Virus-T che le consente infatti di debellare l’infezione su se stessa quando il gas col virus viene rilasciato nell’edificio. Dall’attacco degli zombi la salva invece l’arrivo di Chris Redfield con la sua squadra, a caccia di Arias da quando all’interno di una villa che ricorda molto quella originale di Resident Evil Arias ha distrutto la sua squadra e quasi ucciso lui.

Chris e Rebecca incontrano Leon – unico ad avere esperienza col particolare tipo di virus contro cui stanno combattendo e cercano di superare la sua resistenza ad essere coinvolto quando Diego e Maria attaccano il gruppo e rapiscono Rebecca. Rebecca infatti è estremamente somigliante alla defunta promessa sposa di Arias e Arias vorrebbe che Rebecca ne prendesse il posto. Di fronte al suo rifiuto la infetta con una nuova versione del Virus-T in attesa di impiantarle il braccio della moglie. Nel frattempo inizia a spargere gas col virus a New York trasformando in zombi gli abitanti, ma Chris e la sua squadra, assieme a Leon, è pronto e dopo aver distrutto i camion cisterna col virus, si dirige verso il rifugio di Arias. Dopo aver superato piani di zombi e dopo che Chris ha temporaneamente sconfitto Diego, c’è il confronto con Arias: un confronto a tempo perché devono sconfiggerlo prima che il virus faccia effetto su Rebecca. Ad un certo punto Arias sembra spacciato ma riesce a fondersi con Diego generando un supermostro e portando il duello ad un livello superiore fino a quando non viene definitivamente sconfitto, il vaccino iniettato a Rebecca e diffuso in città riportando i cittadini alla normalità.

Valutazione

Indubbiamente il film è graficamente eccellente, ha un buon ritmo ed ottime sequenze di azione e la prima parte nella villa è realmente terrificante. Il duello in autostrada tra Leon e i dobermann infetti e il duello finale tra Chris e Arias con una coreografia da balletto debitrice dei wuxiapian sono sequenze che certo non si dimenticano. Nonostante ciò, il tema della vendetta e soprattutto la follia di Arias nel voler sostituire con Rebecca la defunta moglie, da alla storia un sapore da feuilletton decisamente fuori luogo nel tipo di narrazione a là Resident Evil. A parte Arias, non ci sono personaggi secondari che diano spessore alla storia: Diego e Maria sono privi di parola e la loro unica funzione è di portare distruzione con l’aggiunta di un fisico da urlo per Maria; la squadra di Chris è a livello narrativo poco più di una sequela di macchiette stereotipate. L’unico elemento significativo del plot è appunto il tema della vendetta rispetto ad una ingiustizia, che è tanto quello che Arias trama nei confronti di New York quanto l’uccisione da parte del Governo americano di sua moglie e dei suoi amici.

Resident Evil: L’Isola della Morte

Trama

isola della morte

Tre diverse indagini si uniscono in una sola: Chris Redfield, Rebecca Chambers e – recuperata dal controllo mentale di Albert Wesker – Jill Valentine indagano su misteriosi infetti che hanno contratto il morbo non tramite morso o inalazione ma, apparentemente, con una iniezione; Claire Redfield indaga su un’orca marina infettata dal morbo che presenta segni di morsi ben più grandi di quelli possibili a uno squalo e di balene monitorate scomparse; infine Leon Kennedy indaga sul rapimento dell’ingegnere di robotica Antonio Taylor, sulle cui tracce erano i servizi segreti per la vendita a paesi stranieri di informazioni riservate. Chris, Claire, Jill e Leon si ritrovano assieme sull’Isola di Alcatraz dove, sotto la famosa prigione, ha costruito la sua base Dylan Blake che ha realizzato una nuova versione di Virus-T che diffonde attraverso zanzare biorobotiche realizzate dal dott. Taylor. Come quelle della sua aiutante Maria, sopravvissuta ad Arias e a suo padre, le sue motivazioni sono la vendetta causata dal dovere uccidere un suo commilitone delle squadre paramilitari Umbrella – incaricate di estrarre i manager della società – infettato, durante la crisi di Raccoon City. Blake infetta Chris, Claire e Leon ma non Jill che vuole sadicamente lasciare a osservare impotente la trasformazione degli amici. Fortunatamente arriva Rebecca con una nuova versione del vaccino e mentre Leon si occupa di Maria e la uccide (?), i restanti membri del gruppo trovano il modo di distruggere le zanzare robotiche infettanti che erano state lanciate grazie alla password di root che Taylor in preda ai rimorsi rivela in punto di morte. Si riuniscono alla fine i cinque per sconfiggere Dylan Blake che nel frattempo si è fuso con un’arma bio-organica. Sfruttando tempismo e affiatamento (più d’uno in rete ha commentato questa sequenza: Vendicatori uniti!) riescono alla fine a sconfiggerlo.

Valutazione

A mio parere questo è il peggiore dei quattro nonostante l’eccellenza grafica (anche considerando che Leon è meno Adone del solito) e grandiose scene d’azione (viene riproposto il duello di Leon in autostrada che stavolta però perde con Maria). L’unico personaggio vagamente interessante è Antonio Taylor, costretto al gioco della roulette russa da un autolesionista Dylan Blake. Che non è assolutamente una figura affascinante come – pur nella rimarcata modalità feuilletton – Arias. Non è assolutamente spiegato (e poco credibile) inoltre come un semplice soldato (per di più disturbato mentalmente) possa arrivare a recuperare le risorse per produrre una nuova bio-arma esclusivamente per i propri desideri personali. Ma anche Taylor è alla fine una comparsa senza un vero rilievo. In più la moltiplicazione dei personaggi principali lascia ad ognuno uno spazio minore anche quando uno sviluppo avrebbe potuto essere interessante, come quello della “new entry” della serie: Jill Valentine e il suo conflittuale rapporto con Chris Redfield.

Conclusione

Penso sia a questo punto evidente la motivazione del raggruppamento proposto all’inizio: Vendetta e L’Isola della Morte sono letteralmente ossessionati dal tema della vendetta ed attorno ad essa costruiscono tutto il plot, meglio: sacrificano ad essa tutto il plot. In Vendetta dove il tema è sicuramente più significativo ed il villain più interessante, il risultato viene sbrodolato dall’ossessione ottocentesca per la creazione frankensteiniana della creatura perfetta. In L’Isola della Morte tale tema è invece poco più che un Macguffin a cui tuttavia si è deciso di appendere tutta la storia del film. Ben più significativo il tema politico presente in Degeneration e soprattutto in Damnation con personaggi – il senatore Davis e Angela nel primo, JD e la Presidente nel secondo – molto più memorabili di quelli del secondo gruppo (nonostante l’avvenenza con cui è disegnata Maria). In ciò dei quattro, senza dubbio il migliore è Damnation che ci cala nell’universo fantastico di Resident Evil ma raccontando una storia non puramente derivativa.

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