Due giorni fa mi è capitato di leggere nel feed di Facebook un post di Ilaria Cucchi (che stimo e seguo) che scrive:

Non vedo nessun valore culturale nell’esaltare la violenza, lo squadrismo, il periodo più buio e doloroso della nostra storia. Per questo ho voluto firmare anch’io l’appello contro la presenza della casa editrice Passaggio al bosco a Più Libri Più Liberi.

Lì, un editore fascista, non ci deve stare.

In maniera consapevolmente incosciente commento:

Buonasera. Mi danno del comunista, ma sono (anche) bibliotecario. Secondo me i fascisti non si battono escludendoli ma dando loro in questo modo visibilità e l’occasione di eccellere nel loro sport preferito: il vittimismo. Li si batte costringendoli a confronti pubblici in cui è possibile evidenziare la pochezza e la contraddittorietà delle loro posizioni. Vedi Charlie Kirk (che quando si è trovato di fronte qualcuno minimamente preparato ha sempre fatto figure disastrose e, se non fosse stato ucciso, non sarebbe mai diventato simbolo di altro che di crassa ignoranza)

La menzione di Kirk è un errore, perché è vero che di fronte a persone preparate e abili nel dibattito non ha prevalso (ad esempio a Cambridge UK), ma Youtube pullula piuttosto di dibattiti in cui di fronte a studenti non particolarmente esperti e/o dialetticamente furbi ha alla grande la meglio. Comunque il punto non è l’esempio ma il giudizio. Che fa emergere ovviamente i troll di destra ma anche quelli di sinistra (un po’ come successo all’epoca della Riforma Renzi-Boschi per l’elezione del Presidente della Repubblica, che ho documentato qui). E avevo pensato proprio ad un post sui troll di sinistra evidenziando come, sui social, è esclusa qualsiasi dialettica o discussione, ma tutto si limita a tifoserie contrapposte e la cosa vale anche per la platea di sinistra (che sarei ingenuamente portato a pensare un po’ più sensibile e aperta). In realtà pian piano i troll di sinistra si sono invece defilati lasciando il campo libero a quelli di destra che continuano a commentare utilizzando insulti (ma Facebook blocca il sottoscritto) o dimostrando di non avere capito nulla di quanto scritto sostenendo ad esempio di avere il diritto di leggere quello che vogliono (che era esattamente quello che sostenevo nel mio commento). Qui sotto due esempi, ma già ora (scrivo alle 21.00 del 04/12) sono meno di quanti fossero ieri sera. A dimostrazione che il troll medio (di destra ma anche di sinistra) lancia il sasso e nasconde la mano.

Ma ora più che discettare sulla maleducazione sui social è interessante provare a ragionare sul merito, cioè sulla presenza dell’editore neo-fascista/nazista Passaggi al Bosco ad una fiera dell’editoria come Più Libri Più Liberi e del boicottaggio da parte di editori ed autori di sinistra, primi fra tutti Zerocalcare (il perché del “primo fra tutti” lo spiego più avanti).

La mia posizione da bibliotecario è: comunque nessuna censura, e quindi sono da accettare anche le case editrici che propongono testi estremisti perché tutti i testi devono essere raccolti e conservati per poter essere studiati. Ne avevo scritto a proposito dei testi fascisti epurati dalla Biblioteca di Fiorenzuola. Ma ne avevo scritto a proprosito di The Turner Diaries addirittura sul Manifesto (quotidiano comunista) e concludevo così il mio articolo:

Cosa fare di un libro del genere? Bandirlo, cancellarlo dalla disponibilità di chiunque, inavvertitamente leggendolo, potrebbe riuscirne schifato? Oppure tradurlo e pubblicarlo? Metterlo a disposizione negli scaffali delle biblioteche, analogiche o digitali? Addirittura essere proposto alla lettura ed alla discussione nelle scuole, nei gruppi di lettura, ovunque si possa fare cultura con i libri? Perché pur essendo un rivoltante pugno nello stomaco, è considerato fondamentale da razzisti, suprematisti, nazionalisti che sempre più orgogliosamente rialzano la testa nel nuovo millennio. E la soluzione migliore probabilmente non è nascondere, rimuovere testi come questo, ma piuttosto scoperchiarli rivoltando il verminaio che nascondono alla luce del sole, cosicché non possa prosperare nell’oscurità ed emergere solo quando è troppo grande per porvi rimedio.

Ma poi sono andato a cercarmi il messaggio il messaggio di Zerocalcare che riporto da un caricamento su Youtube (perché sono un boomer e non so embeddarlo dalla pagina Facebook):

A livello personale non posso essere che completamente d’accordo con lui. Come posso conciliare la posizione non solo professionale ma anche intellettuale con quella emotiva che mi spinge a dar ragione a Zerocalcare?

Mi aiuta sicuramente la riflessione di Matteo Flora:

Ho commentato poco fa al video di Flora:

Sono d’accordo: ha ragione Zerocalcare (e il suo messaggio è molto più politico in senso alto delle uscite di tanti politici di professione). Ma ciò non toglie che, dentro o fuori [da PLPL], di tutta questa discussione chi ne ha giovato di più è stata proprio Passaggio al Bosco con una visibilità che altrimenti non si sarebbe sognata neanche lontanamente. E comunque continuo a pensare che i libri, anche se si chiamano Mein Kampf o Turner Diaries, vanno letti. Che è l’unico modo per capirne la follia e combatterla. Se il verminaio resta nascosto continua ad ingigantirsi. Se lo scopriamo possiamo debellarlo. E’ vero però che bisogna scoprirlo in maniera consapevole non diventandone complici anche solo per opportunismo. E quindi cosa si sarebbe potuto/dovuto fare? E’ la classica situazione lose/lose?

“Lose/lose” nel senso che sarebbe stato perdente sia escludere sia non escludere la casa editrice incriminata. E allora penso che il danno minore sarebbe stato non farne un caso e utilizzare l’evento esattamente per fare quanto suggerito nel mio commento iniziale al post della Cucchi: distruggere in interventi e confronti pubblici il preteso progetto culturale della stessa. Ma ha anche ragione Flora: la sinistra deve smettere di essere politicamente inclusiva e fare esattamente quanto ha fatto Zerocalcare sulla sua pelle: tracciare una linea rossa per segnalare dove oltre non si può per nessun motivo andare. Perché occorre ricordare che ad esempio il memorandum sui migranti con la Libia è stato firmato da un Ministro e da un Presidente del Consiglio espressione del PD. Se la sinistra continua ad inseguire la destra sulle misure, è inevitabile che poi gli elettori se ne vadano o preferiscano chi quelle misure le ha nel DNA.

Post Scriptum: ho anche scritto un post su un libro di Passaggio al Bosco: Il morso che spezza.

Link nel post:

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