Due degli album usciti di recente che sto ascoltando in maniera ossessiva tanto che con ogni probabilità entreranno a fine anno nella mia top ten della musica del 2025 hanno una curiosa cosa in comune: la prima canzone di entrambi gli album – con tanto di video a corredo – si intitola Stranger. In realtà si tratta di pura coincidenza e in più il significato è anche diverso perché in un caso si tratta di un sostantivo e nell’altro di un aggettivo. Comunque si tratta di una coincidenza curiosa e interessante e ve la sottopongo, sperando che entrambe le canzoni piacciano anche a voi come sono piaciute a me.

La prima (in ordine di pubblicazione) è la Stranger dall’album Just A Stranger di Cash & Skye (Little Record Company, 21/02/2025). Del duo, Henri Cash faceva prima parte della band Starcrawler che può essere annoverata nel garage punk, ma assieme a Sophia Skye de Reeder (pur facendosi accompagnare dai membri della “vecchia” band) confeziona invece un country sempre ondeggiante sul versante dell’insolito, anche per i testi come ad esempio proprio quelli di Stranger.

Standing alone in the garbage line

I’m feeling lost, she’s looking fine. I’m just a stranger of the unattractive type

 

Dirt on my clothes, paint on my thumbs

I smell like musk and I’m kinda dumb,

and I won’t talk, ‘cuz I don’t want to

waste your time

 

‘Cuz I have said some words before

I’ve tried real hard just to be ignored

I’ll be a stranger, always walking by myself

I’ve got this song stuck in my head

About the ex-wife I wish I had

I’ll be a stranger, no one will ever

look my way

 

Picture him walking in my shoes probably playing to score but he’s bound to lose, won’t have to walk to know the pain I’m in

 

Since I was a boy I’ve been at sea, been all alone, no one but me. And I can’t tell you, but I guess I’m going to try

 

‘Cuz I have said some words before

I’ve tried real hard just to be ignored

I’ll be a stranger, always walking by myself

I’ve got this song stuck in my head

About the ex-wife I wish I had

I’ll be a stranger, no one

will ever know my name

 

[Per la traduzione mi sono fatto aiutare da Gemini, la IA di Google]

In piedi da solo nella fila della spazzatura

Mi sento perso, lei sta benissimo. Sono solo uno sconosciuto del tipo poco attraente

 

Sporco sui miei vestiti, vernice sui miei pollici

Puzzo di muschio e sono un po’ scemo,

e non parlerò, perché non voglio

farti perdere tempo

 

Perché ho già detto delle parole

Mi sono sforzato molto solo per essere ignorato

Sarò uno sconosciuto, sempre a camminare da solo

Ho questa canzone bloccata in testa

Sull’ex-moglie che vorrei aver avuto

Sarò uno sconosciuto, nessuno mai

mi guarderà

 

Immaginalo camminare nei miei panni, probabilmente giocando per segnare, ma è destinato a perdere, non dovrà camminare per conoscere il dolore che provo

 

Da quando ero un ragazzo sono stato in mare, sono stato tutto solo, nessuno tranne me. E non posso dirtelo, ma immagino che ci proverò

 

Perché ho già detto delle parole

Mi sono sforzato molto solo per essere ignorato

Sarò uno sconosciuto, sempre a camminare da solo

Ho questa canzone bloccata in testa

Sull’ex-moglie che vorrei aver avuto

Sarò uno sconosciuto, nessuno

conoscerà mai il mio nome

Se Just A Stranger è l’album d’esordio di Cash & Skye, With Trampled by Turtles (pubblicato il 30/05/2025 da Sub Pop Records) è il terzo album solista di Alan Sparhawk, più noto (e prolifico) con la band Low, che era poi anch’essa di un duo con la moglie Mimi Parker, almeno fino al decesso di quest’ultima nel 2022 a causa di un tumore. In realtà però non ho mai seguito i Low mentre ho il primo disco solista di Sparhawk, Solo Guitar del 2006, che è una improvvisazione sperimentale alla chitarra elettrica. In With Trampled by Turtles abbiamo invece la forma-canzone, ma comunque è evidente un approccio sporco e non convenzionale. Non siamo dalle party del country, ma sicuramente di un’“Americana” annegata nell’acido.

[Chorus]

You gotta put up with stranger

People than you know now

You gotta go through some dangerouser things

Than you thought you’d have to

 

[Verse 1]

You gotta do a little research before you say that you know

Even then you gotta refrain from using your own opinion

 

[Instrumental Break]

 

[Verse 2]

You gotta tend to the detail

You’ve got to write that shit down

You gotta put up a big sail

You gotta clean your dashboard cupholder

 

[Chorus]

You gotta put up with stranger people than you know now

You gotta go through some dangerouser things

Than you thought you’d have to

 

[Outro]

Na na, na

Na na, na na

Na na, na na

Na na, na, ah, oh

 

[Ritornello]

Dovrai sopportare gente più strana

Di quella che conosci adesso

Dovrai affrontare cose più pericolose

Di quanto pensassi avresti dovuto

 

[Verse 1]

Devi fare un po’ di ricerca prima di dire che sai

Anche allora devi astenerti dall’usare la tua opinione

 

[Instrumental Break]

 

[Verse 2]

Devi curare i dettagli

Devi scrivere quelle cose

Devi issare una grande vela

Devi pulire il portabicchieri del cruscotto

 

[Ritornello]

Dovrai sopportare gente più strana di quella che conosci adesso

Dovrai affrontare cose più pericolose

Di quanto pensassi avresti dovuto

 

[Outro]

Na na, na

Na na, na na

Na na, na na

Na na, na, ah, oh

Adoro entrambe le canzoni e le ascolterei ad libitum, ma tra i due video sono propenso a preferire (da un punto di vista di estetica visiva) quello di Sparhawk: nonostante sia più “minimale” riesce ad essere estremamente più evocativo (le ombre che si agitano come ali o l’ombra del ragno che sembra mostruosamente invadere lo spazio) e l’uso dei colori accentua la desolazione di testo e musica.

Lascio qui sotto il link ad entrambi gli album su Bancamp:

Link nel post:

Lascia un commento

GOCCIA DI SAGGEZZA

Dove il paradosso contamina i rapporti umani, compare la malattia.

~ Watzlawick, Beavin e Jackson