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Nel mio intervento ad Aldeno (TN) per International Games Month @ your library, non essendomi ancora arrivato il fumetto-game di Valentino Sergi e Gian Luca Maconi Connie la barbara. Prigionieri di Voyero (pubblicato da Tentacle e Officina Meningi), ipotizzavo – viste le illustrazioni promozionali sul sito – trattarsi di un “soft porno”, nonostante il vistoso bollino in copertina con l’avvertenza “V.M. 18”.

Beh, il fumetto game mi è arrivato e mi ha subito smentito, vista la presenza in “pagina 1” (in realtà sarebbe la 3, ma il funzionamento delle pagine lo spiego dopo) di una vulva in primissimo piano da cui escono dita intrise di umori. Per passare, nella pagina immediatamente successiva, alla illustrazione di un’orgia saffica con cui le sacerdotesse del Monastero di Salzykrum accolgono la visita della barbara Connie. Connie è una guerriera, ovviamente della classe barbaro, con una succinta divisa costituita da reggiseno in scaglie metalliche e gonnellino senza biancheria intima, cosa che permetterà al disegnatore e al lettore di dare ampie occhiate a quel che c’è sotto. E, visto che l’ho tirato in ballo, parliamo del lettore: in Connie la barbara, il lettore non deve “semplicemente” controllare un personaggio della storia: il lettore viene calato direttamente nella storia, in un certo senso come se fossimo in un videogioco con visuale in prima persona. Ma neanche questo è completamente corretto perché il lettore è contemporaneamente dentro e fuori la storia: continua ad essere lettore ma in quanto tale è raccontato dal narratore della storia, che è poi il mago cattivo Voyero, che ha fatto rapire Barbara perché noi – come lettori della sua storia – la seguissimo fino al suo antro. La trappola quindi è per noi – per me in quanto lettore – che però in quanto lettore non sono vincolato alle sbarre narrative (sono “extradiegetico”) e l’unico strumento che ha Voyero per farmi cadere nella sua trappola è indurmi a seguire le generose forme di Connie, lottando per salvarla dalle trappole che lui ha disseminato, fino a farmi arrivare nel suo antro dove riuscirà con un ingegnoso trucco a fondere la dimensione diegetica (quella all’interno del testo) con quella extradiegetica (quella all’esterno del testo). Un bel casino semiotico! (Anche se alla fine è l’intuizione più originale e interessante di Connie la barbara dal punto di vista narrativo, una volta tolte tutte le esagerate pratiche sessuali e l’indiscutibile fascino della protagonista, un po’ rude, un po’ ingenuamente dolce e vagamente adolescenziale).

Ma quali “meccaniche” ludiche usa Connie la barbara? Sostanzialmente il libro è diviso in facciate, quindi le pagine pari e dispari sono numerate assieme (ad esempio la pagina 1 di Connie la barbara è costituita da quelle che in un libro standard sarebbero le pagine 2 e 3: un bel casino se lo dovessi catalogare per la biblioteca!) e a questi numeri fanno riferimento le indicazioni che riceveremo su dove proseguire l’avventura. Assieme alle indicazioni dirette, che sono fornite da personaggi, dal mago Voyero come voce fuori campo o presenti sugli oggetti rappresentati, ci sono anche indicazioni indirette che dobbiamo interpretare per individuare ramificazioni nascoste. Qualunque strada percorreremo – a meno di non incappare in maniera particolarmente incauta in un “bad ending” prematuro – finiremo sempre allo stesso finale a cui potremo però far seguire un epilogo sempre migliore in base a quanti cuori avremo raccolto nel percorso. Se ne avremo raccolti a sufficienza, alla fine riusciremo anche a fare sesso con la protagonista, con la possibilità di scegliere se il nostro sesso corrisponde ad un fiore o a un’asta succulenta e ad unirci all’orgia finale per la sconfitta del mago.

I disegni di Gian Luca Maconi sono deliziosi e scopro che, se questo Prigionieri di Voyero è il primo fumetto game dedicato alla protagonista, già quattro fumetti tradizionali a suo nome sono usciti per le edizioni Tentacle. Nonostante l’età ormai avanzata, la cosa mi spinge a tornare ad interessarmi al fumetto erotico, tanto più se divertente e sopra le righe come quello che narra le piccanti vicende della dolce protagonista dai ribelli capelli color carota e dagli affascinanti occhi verdi.

Link nel post:

Una replica a “Connie: fumetto-game porno”

  1. Avatar I fumetti interattivi di Jason Shiga – ossessioni e contaminazioni by francesco mazzetta

    […] apparentemente giocosa trilogia dedicata da Tartarotti alla Cana (MS Edizioni) o al pornografico Connie la barbara di Sergi e Maconi (Officina […]

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