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Già ho scritto recensioni positive a due giochi di Officina Meningi: la serie di libri game dedicati a Lovecraft e la escape room da tavolo dedicata alla vedova di Matteotti, non poteva perciò non lasciarmi curioso l’annunciato Totem. The Spirits’ RPG attualmente in lancio su Kickstarter, considerando che gli autori – Valentino Sergi e Atropo Kelevra – sono gli stessi di The Necronomicon Gamebook (Sergi) e di La fuga di Velia (Kelevra). È così che mi sono ritrovato una domenica mattina su Discord con altri tre compagni di avventura (e spaventi) per una sessione quickstart (che è possibile scaricare dal sito di Officina Meningi) guidati da Atropo Kelevra in qualità di master.

Nonostante l’ora e la distanza dell’online che non favoriscono la creazione di un’atmosfera inquietante, il gioco di ruolo è riuscito a coinvolgere tutti i partecipanti che si sono ritrovati in un magazzino fluviale della Londra dell’Ottocento – chi per recuperare documenti legali, chi per cercare stoffe, chi per riscattare crediti e chi “semplicemente” per cercare di rubare qualcosa di prezioso – intrappolati da uno spirito tanto violento quanto paradossalmente legato alle persone che amava.

In Totem il master non è solo narratore ma entra nel gioco nella veste dello spirito che deve cercare di impedire che gli avventurieri – i Cercatori – scoprano i nodi che lo legano al luogo e scoprano il modo di scioglierli liberandolo. Lo spirito può appartenere ad una delle quattro categorie – Lupo, Falena, Gatto e Corvo – ognuna con proprie caratteristiche e poteri. Per la sessione di prova Kelevra ha scelto il profilo del Lupo che con i seguenti poteri ha messo in difficoltà i giocatori:

  1. Martirio della Carne: come effetto di un Trauma, lo Spirito è in grado di infliggere ferite fisiche ai Cercatori.

  2. Richiamo Ultraterreno: l’entità è in grado di richiamare e controllare presenze simili alla propria, se infestano l’ambiente e ne condividono gli stessi Nodi.

  3. Maledizione della Caccia: lo Spirito, come effetto di un Trauma, perseguita un Cercatore e, una volta per Avventura, può determinare un fallimento automatico in una prova, ribaltando il risultato della Moneta del Destino.

A loro volta i giocatori possono scegliere tra quattro profili: Martire, Medium, Veterano e Poeta. Ad esempio io, che ho scelto il profilo del Martire, potevo accollarmi un Trauma subito da un altro giocatore che fosse nel mio stesso luogo. Ogni giocatore può subire fino a tre Traumi (tranne il Veterano che ne può subire uno in più) prima di trasformarsi anch’egli/ella in spirito e – potenzialmente – essere costretto dallo spirito-master ad ostacolare gli altri giocatori rimasti attivi. Per ogni sessione al master è richiesta la creazione solo del canovaccio (oltre ai nodi e alle modalità di scioglimento) perché l’ambiente viene creato collaborativamente da tutti i giocatori nel corso della sessione.

Ogni sessione si svolge in tre fasi: Esplorazione, in cui i giocatori esplorano l’ambiente in cerca di indizi; Contatto dopo che si è rinvenuto il primo nodo l’interazione con lo spirito diventa maggiormente rilevante e duratura; Catarsi dopo lo svelamento del terzo nodo inizia un vero e proprio conto alla rovescia per lo scioglimento dei nodi mentre lo spirito tenta in maniera sempre più letale di ostacolarlo. Sono possibili diversi finali a seconda di quanti nodi i Cercatori sono riusciti a sciogliere prima della conclusione. Durante l’esplorazione il master sottoporrà i Cercatori a prove che si svolgono semplicemente lanciando una moneta il cui esito determinerà il successo o il fallimento della prova stessa.

La sessione di cui sono stato partecipe è riuscita a sciogliere tutti e tre i nodi senza lasciare avventurieri sul campo (sospetto però con un minimo d’aiuto da parte della master, trattandosi per di più di una sessione promozionale). La leggerezza delle regole comunque e la creazione collaborativa dell’ambientazione rendono Totem un gioco di ruolo relativamente semplice da impostare da parte del master e coinvolgente soprattutto se tutti i giocatori sono collaborativi e s’immergono a fondo nel proprio personaggio e nell’ambientazione condivisa. Avendo pertanto già sottoscritto il Kickstarter, attendo con impazienza la pubblicazione (anche se ho il sospetto che le sessioni non quickstart non avranno un esito così felice con la stessa facilità: ma anche questo è il bello di un gioco come Totem). Il manuale di gioco si avvale delle inquietanti illustrazioni di Francesco Biagini e Voidface e, per i sottoscrittori della versione fisica, sono a disposizione la tavoletta per comunicare con lo spirito e le monete del destino.

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Dove il paradosso contamina i rapporti umani, compare la malattia.

~ Watzlawick, Beavin e Jackson