faust 4Avevo già scritto qui sulla ripubblicazione da parte di Editoriale Cosmo dei primi numeri di Faust: love of the damned di Tim Vigil e David Quinn.  Con la pubblicazione del secondo e terzo volume Cosmo ha completato la pubblicazione italiana della rimanente parte della serie, finora inedita in Italia. Dato il lungo tempo in cui si è sviluppata la creazione e pubblicazione dei 15 numeri in cui è strutturata la serie – dal 1989 al 2012 – è inevitabile una discontinuità sia grafica, sia nella narrazione. Da segnalare che il film che Brian Yuzna ha tratto dalla serie è uscito nel 2001, a serie non ancora conclusa e quindi – al netto di tutte le altre imperfezioni – sconta l’assenza del finale pensato dagli autori.

Fondamentalmente se Faust parte come un fumetto di supereroi in salsa splatter-porno, emerge già dal secondo volume un disinteressarsi degli autori agli sviluppi della trama per mostrare l’apparentemente irresistibile ascesa di M che, da più o meno luciferino mafioso, si scopre nientemeno che angelo caduto desideroso di vendicarsi di Dio nullificando la sua creazione. Dall’altra parte della barricata, con motivazioni diverse e spesso antitetiche stanno: John Jaspers, che ha venduto l’anima ad M ma che ad M si è ribellato; la psicologa Jade DeCamp convinta di poter salvare Jaspers dalla sua presunta follia che cadrà nelle grinfie di M per essere trasformata nella madre della sua demoniaca progenie; Claire, già amante e e sodale di M che a questi si ribella soprattutto perché è stata “scavalcata” dalla DeCamp; Ron Balfour, cronista di eventi mondani che si ritrova risucchiato in trame da fine del mondo. Se nel primo volume Vigil & Quinn mettevano in scena lo scontro urbano tra Jaspers e gli sgherri al soldo di M e di politici e poliziotti prezzolati, con l’instaurarsi del rapporto anche sessuale tra Jaspers e DeCamp, dal secondo volume in poi, in particolare dall’inizio della notte di Valpurga, a seguito dell’ordalia in cui tutti i seguaci di M vengono macellati durante l’orgia per dare ad M il potere per creare un omuncolo che scaglierà contro Jaspers.

faust 2Se resta invariata la tecnica di utilizzare una canzone blues/soul/rock come sorta di colonna ritmico-sonora che rispecchia anche il mood dell’episodio, la dinamica urbana si trasforma in un confronto che durerà fino alla fine della serie tra M ed i suoi antagonisti tra sangue, sperma e miasmi infernali. Jasper, incastrato nel confronto infinito con l’omuncolo infernale, perde progressivamente la scena, lasciandola alla DeCamp col suo conflitto irrisolto con l’uomo che abusava di lei bambina che si fonde con M e con le sue trasformazioni collegate alle esibizioni sessuali. Fino a diventare una sorta di poema cosmico del male recitato da M e contrappuntato dagli altri personaggi. trasformandosi dall’iniziale fumetto di supereroi in salsa splatter-porno in versione a fumetti dell’Inferno dantesco o del miltoniano Paradiso perduto. Il tutto ovviamente senza tralasciare né lo splatter né il porno. Anzi, di quest’ultimo ingrediente le dosi sono sempre più massicce in considerazione dell’orgia da cui M vuole trarre la progenie.

Faust di Quinn&Vigil è senza ombra di dubbio un (maledetto e controverso) capolavoro della narrazione a fumetti. Da conoscere assolutamente e, per questo, auspico una “complete edition” che comprenda gli spinoff e che sia stampata su una carta non lucida in modo da esaltare lo straniante bianco e nero utilizzato per 13 dei 15 numeri (in 14 e 15 vengono introdotti retini e chiaroscuri che, se migliorano la leggibilità, penalizzano e per certi versi sconfessano il manicheismo grafico precedente).

Una replica a “Faust: love of the damned [completo]”

  1. Avatar 2022: libri letti – ossessionicontaminazioni

    […] Faust. Volume 3 di David Quinn e Tim Vigil (Editoriale Cosmo, 2022) […]

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Dove il paradosso contamina i rapporti umani, compare la malattia.

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